Ippopotamo nano
Una caverna piena di ossa dell´estinto ippopotamo nano forse potra gettare nuova luce sul popolamento di Cypro da parte dell´uomo ed il suo ruolo nel ecosistema dell´isola. Recenti scavi in una grotta nei pressi del villaggio Ayia Napa hanno riportato alla luce i resti fossili di piú di 80 individui di ippopotamo nano, parenti degli odierni ippopotami africani che hanno raggiunto l´isola forse tra i 100.000 a 250.000 anni fá. Erano erbivori di piccola taglia, alti appena 75 cm ed lungi 140 cm. Il muso era protratto in avanti, adatto ad brucare la bassa vegetazione sulla terra ferma, ma in caso gli animali si potevano alzare sugli arti posteriori per raggingere foglie di cespugli o alberi.
L´accumulo dei fossili potrebbe essere naturale, ma anche frutto della caccia ed macellamento da parte di esseri umani.
Ioannis Panayides, responsabile degli scavi del dipartimento geologico: "E´ la storia delle nostre origine, conoscere la nostra storia geologica, ci da conoscenze su noi stessi."
Prima di questa nuova scoperta l´influsso umano sull´isola poteva essere datata a 8.000 anni, ma ora si pensa che l´uomo arrivo sull´isola giá 3.500 anni prima (9.000 a 11.500 B.C.), se la datazione delle nuova ossa risultera cosi vecchia.
Sull´intera isola fino ad oggi sono stati trovati 40 siti paleontologici, anche resti di focolai, atrezzi in selce ed un´impronta umana.